"C'è la bellezza e ci sono gli oppressi.
Per quanto difficile possa essere,
io vorrei essere fedele ad entrambi"
Albert Camus

domenica 8 aprile 2007

Silvano Agosti: un maestro

Avevo 26 anni quando lo conobbi: a Locarno durante il festival, dopo aver assistito alla presentazione della sua opera "Prendiamoci la vita" che raccontava 10 anni di storia italiana ripresi con una super8 e un nagra nascosti sotto l'eskimo.
Llo fermai per strada e gli dissi che volevo fare un documentario su di lui; mi disse che per farlo dovevo prima vedere i suoi film e leggere i suoi libri. Mi diede appuntamento nella sua casa a Brescia e qualche giorno dopo mi spedì le sue opere in vhs.
Visionai i suoi film e i suoi documentari: i primi non li ho mai amati o meglio non li ho mai capiti mentre i suoi documentari sono folgoranti: "Frammenti di vite clandestine" girato al Cottolengo e' un documento sconvolgente, crudo, orribile e quindi insostenibile: la camera è fissa sul primo piano di un bambino idrocefalo, Agosti indugia su questa sequenza che ci fa fare i conti con la nostra ipocrisia, con il non voler vedere: eppure questa scena "infame" è piena di un Amore capace di disintegrare la nostra riluttanza visiva.
Un altro documentario meraviglioso è "D'amore si vive", ne potete vedere una parte in questo post.
Non ho mai realizzato il documentario su Silvano un po' perchè all'epoca non sapevo da dove cominciare e un po' perchè (questo lo penso ora) esiste già e lo ha fatto lui: Agosti è un autore legato profondamente alle sue opere, un film o un documentario di Agosti è lui stesso, lo rappresenta anzi lo documenta.
Vi invito a leggere le sue interviste per capire bene ciò che intendo e ad ascoltare il "discorso tipico dello schiavo" anch'esso pubblicato in questo post.
Silvano Agosti è il mio maestro nel senso che mi ha fatto capire quanto è importante il valore dell'essere umano, quanto è importante la sua storia per la memoria collettiva. Mi ha insegnato come si riprende un volto con la telecamera e quanto sono importanti i segni sul volto della persona.
Lui una volta mi ha telefonato, ha lasciato un messaggio in segreteria dicendo che era a Milano per una rassegna di suoi film e che gli faceva piacere vedermi... Vigliaccamente non l'ho mai richiamato e non gli ho mai restituito i suoi preziosi e in alcuni casi unici vhs. Ho deciso di farlo ora: settimana prossima impacchetto i vhs e glieli spedisco allegandogli una lettera, vorrei incontrarlo nuovamente e dirgli che è il mio maestro...

D'amore si vive


Discorso tipico dello schiavo

2 commenti:

ValentinaLou ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu