"C'è la bellezza e ci sono gli oppressi.
Per quanto difficile possa essere,
io vorrei essere fedele ad entrambi"
Albert Camus

lunedì 9 aprile 2007

Die Zweite Heimat - cronaca di una giovinezza in 13 film

Heimat è un termine tedesco che significa "patria". Per i tedeschi "heimat" è il luogo dell'appartenenza, del senso di identità.
Edgar Reitz è il regista che ha realizzato Die Zweite Heimat, un'opera in 13 capitoli ed è il seguito di Heimat (11 episodi). Reitz ha recentemente chiuso la saga con Heimat 3 - Cronaca di una svolta epocale (6 episodi).
Cheppalle potremmo dire... Se consideriamo il primo Heimat puo' essere e il terzo passa senza lasciare un particolare ricordo affettivo.
Die Zweite Heimat invece produce un po' l'effetto de "Alla ricerca del tempo perduto" di proustiana memoria, solo che non è un libro ma un film. 26 ore di cinema puro autentico folgorante, "uno schermo lungo 26 ore, largo come un decennio, sottile e opaco come la vita, penetrante cieco e implacabile come il cinema" ha scritto una volta Enrico Ghezzi. Le scene diurne girate in bianco e nero lasciano spazio a quelle notturne girate a colori.
A Milano venne programmato un'estate di qualche anno fa al cinema Oberdan, ricordo che ogni settimana si andava in pellegrinaggio per vedere un episodio: 13 episodi, 13 settimane: una maratona entusiasmante nella quale i protagonisti del film diventavano i nostri amici, le loro esperienze diventavano le nostre, Hermann, Clarissa, Reinhard, Helga, Ansgar, Evelyne, Juan. Se avete desiderio di percorrere i sentieri dell'anima, del sentimento e della nostalgia fatevi regalare il cofanetto in dvd



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