"C'è la bellezza e ci sono gli oppressi.
Per quanto difficile possa essere,
io vorrei essere fedele ad entrambi"
Albert Camus

lunedì 26 marzo 2007

Matti per il calcio

Matti per il calcio è un documentario semplice nello stile che arriva al cuore e ne pervade l'anima.
La storia: quindici pazienti psichiatrici, un ex calciatore e uno psichiatra per allenatore. È la squadra del Gabbiano, impegnata in un campionato di calcio per pazienti psichiatrici.Tutti i suoi giocatori sono in cura con psicofarmaci e lottano per reintegrarsi nella società. Il pathos del risultato sportivo convive in questo documentario con le storie di ogni ragazzo.

Se vi capita comprate il dvd edito da Valter Casini editore e leggete il libretto allegato, troverete le dichiarazioni dei registi (Volfango De Biasi e Francesco Trento) divertenti e interessanti perchè descrivono in maniera chiara e distinta le difficoltà di realizzare documentari in Italia: hai una storia forte ma non gliene fotte a nessuno figurati all'Auditel, le case di produzione prima ti illudono e poi ti schiaffeggiano lasciandoti a piedi il giorno prima delle riprese, te ne freghi e la giri lo stesso, spendi i tuoi soldi e poi cerchi di venderla alle tv italiane: picche da tutti, devi sperare che una tua conoscenza di livello (Valeria Golino nel loro caso) ti crei l'occasione (la Golino lo fa vedere a Veltroni e in 3 giorni chiudono il contratto con Rai 3).

Il documentario è bello ti coinvolge senza retorica, è epidermico, tifi per quei ragazzi che diventano i tuoi amici e gioisci con loro quando vincono il campionato. Ti fa capire che la malattia mentale è uno stato, una condizione transitoria, il confine tra "matto" e "sano" è un velo di Maya. Volfango voleva fare un film, ha finito per farne un documentario: la scelta migliore.
Buona Visione

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