"C'è la bellezza e ci sono gli oppressi.
Per quanto difficile possa essere,
io vorrei essere fedele ad entrambi"
Albert Camus

martedì 6 novembre 2007

Abbagli e folgorazioni

In questo periodo della mia vita sono soggetto ad abbagli (pochi) e folgorazioni (molte, a volte troppe). In verità entrambe le cose sono figlie di interpretazioni in divenire, è mia opinione che l'abbaglio sia definibile a posteriori mentre la folgorazione la si riconosca nel momento in cui la si esperisce.

Gli abbagli sono ex-folgorazioni mentre le folgorazioni possono diventare abbagli.

Dispiace sempre constatare di aver preso un abbaglio, ti fa sentire cretino e getta dubbi sulle tue capacità di vivere l'autenticità degli eventi. Riconoscere una folgorazione non è semplice, ci sono le folgorazioni per una canzone, per un film, per un luogo e queste sono facilmente riconoscibili, poi ci sono le folgorazioni per gli individui e sono le piu' complesse da riconoscere perchè non solo puo' mutare l'interpretazione che noi diamo delle persone ma loro stesse sono mutano.

Diciamo che preferisco non farmi più folgorare dalle persone, meglio scoprirle applicando il metodo degli antichi: la lentezza.

Tornando alle folgorazioni per le cose, ascoltare una canzone degli Afterhours (grazie Matteo, grazie Gab) è stata la mia ultima folgorazione e da li ho cominciato a "camminare alto sull'acqua..."

Quello che non c'è

Ho questa foto di pura gioia
E' di un bambino con la sua pistola
Che spara dritto davanti a se
A quello che non c'è
Ho perso il gusto, non ha sapore
Quest'alito di angelo che mi lecca il cuore
Ma credo di camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Arriva l'alba o forse no
A volte ciò che sembra alba
Non è
Ma so che so camminare dritto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Rivuoi la scelta, rivuoi il controllo
Rivoglio le mie ali nere, il mio mantello
La chiave della felicità è la disobbedienza in se
A quello che non c'è
Perciò io maledico il modo in cui sono fatto
Il mio modo di morire sano e salvo dove m'attacco
Il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia
Quello che non c'è
Curo le foglie, saranno forti
Se riesco ad ignorare che gli alberi son morti
Ma questo è camminare alto sull'acqua e
Su quello che non c'è
Ed ecco arriva l'alba so che è qui per me
Meraviglioso come a volte ciò che sembra non è
Fottendosi da se, fottendomi da me
Per quello che non c'è

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