"C'è la bellezza e ci sono gli oppressi.
Per quanto difficile possa essere,
io vorrei essere fedele ad entrambi"
Albert Camus

martedì 18 settembre 2007

C'è un picchio che non mi fa dormire


Sono due giorni che ho nella testa le canzoni di Ivano Fossati.

Nell'universo della mia pazzia / ho una nuova teoria / per me la gente vola.

Le note delle sue canzoni e soprattutto i testi, non mi danno pace.

E stasera sera do a lavare / il mio vestito per l'amore / cambio donna e cambio umore stasera / e stasera voglio uscire / che mi facciano parlare / voglio ridere e voglio bere / io stasera cambio amore / è tutto qui.

Si d'accordo, sono in fase "neue(s) leben" però cheppalle sto' Fossati che mi martella anche quando vado a dormire.

Come i treni a vapore / di stazione in stazione / e di porta in porta /e di pioggia in pioggia / e di dolore in dolore / il dolore passerà

Eppure sto bene, di testa intendo, sto molto bene anche fisicamente, si magari un po' spaesato vabbè chessarammai?

Al terzo doppio whiskey quasi le gridai: “J'adore Venise” / un'occhiata da dietro la spalla so non vuol mai dire no / mi voltai verso il buio dietro il vetro indovinavo casa mia / ma nemmeno un motivo per andare via.

Avrei preferito esser martellato da Keith Jarrett almeno li non ci sono testi ma solo note: do fa sol la sol do re, qualche si bemolle buttato lì per caso ma con genio e nulla più. E invece no, costretto a sorprendermi mentre canticchio per strada come un idiota mentre la gente che mi incrocia mi guarda ed io che penso "che cazzo guarda questo, come al solito mi avrà scambiato per Enrico Ghezzi".

Che sarà quell'ombra in fondo al viale di casa mia / Sarà il cane che ritorna, ma il cane non è
Che sarà quell'ombra in fondo al viale di casa mia / Sarà la luna fra le piante, ma la luna non è

Che sarà quell'ombra sulla strada di casa mia / Sarà un amico che ha allungato la strada sarà
Sarà un amico che è arrivato, ma un amico non è

Che sarà quell'ombra sulla strada / Sarà la volpe quando viene l'inverno sarà
Sarà la volpe quando viene, ma la volpe non è / Sarà il mio amore che ha trovato la strada
Come la volpe quando viene l'inverno sarà / Come la volpe quando viene l'inverno / Sarà.

Sarò mica depresso? Ma vaffanculo!

1 commento:

bar bag ha detto...

a me tocca nel profondo questa:
"Siamo stati naviganti
con l'acqua alla gola
e in tutto questo bell'andare
quello che ci consola
è che siamo stati lontani
e siamo stati anche bene
e siamo stati vicini
e siamo stati insieme.

Siamo stati contadini noi due
senza conoscere la terra
e piccoli soldati
senza amare la guerra,
ci hanno mandati lontano
senza spiegarci bene
e siamo stati male,
ma siamo ancora insieme.

Grandi corridori di corse in salita
che alzavano la testa dal manubrio
per vedere se fosse finita,
allenati alla corsa
allenati alla gara
e preparati a cadere
e a tutto quello che s'impara,
innamorati della sera
innamorati della luna
conoscitori della notte
senza averne paura,
innamorati di quel fiore
che non vuole mai dire:
ecco, è tutto finito
e bisogna partire.

Ma ora è il momento
di mettersi a dormire
lasciando scivolare il libro che
ci ha aiutati a capire
che basta un filo di vento
per venirci a guidare
perché siamo naviganti
senza navigare
mai."