"C'è la bellezza e ci sono gli oppressi.
Per quanto difficile possa essere,
io vorrei essere fedele ad entrambi"
Albert Camus

lunedì 11 giugno 2007

A Milano si sta bene!

Preludio
Ho fatto un giretto per i blog della rete e non capisco una cosa in particolare: perchè la maggiorparte dei proprietari dei blog, nella pagina dedicata al "Chi sono" dicono di non saperlo o di non averlo capito? Ma è una moda? Fa più trendy dire così? "ma non so chi sono, sono uno come tanti, sto cercando ancora la mia via" e altre varianti della categoria minchiate. Io so benissimo chi sono e cosa voglio e mi pare che lo si capisca bene da questo blog.

Tema
Milano è la città più ricca d'Italia. Lo sospettavo, ora però è arrivata la conferma degli istituti autorevoli, quelli che "fan di conto". Milano ha un reddito procapite di 20.717 euro, Crotone arriva a malapena alla metà, infatti è ultima. Pare che il divario tra Nord e Sud sia netto e pare che ad essere maggiormente penalizzate siano le famiglie numerose.
Un'altra notizia giudicata positiva è che Milano sfiora la piena occupazione, i senza lavoro (una volta definiti disoccupati) sono il 3,9% contro un 7,7% della media italiana. Wow a Milano il lavoro c'è!
Il segretario generale della Uil Lombardia dice che "prima la legge Treu e poi la legge Biagi hanno aumentato l'occupazione", sempre secondo il segretario "il disagio sociale esiste ma va cercato altrove. ad esempio tra coloro che non sono proprietari di case e che si trovano in una brutta situazione (ma va?), oppure tra gli anziani e i pensionati".

E bravo il sindacalista della Uil al secolo Walter Galbusera che legge Lapalisse a colazione e distribuisce "bugie bianche" verso sera, quelle dette a fin di bene.
Più onesta l'analisi di Giacinto Botti, segretario della Cigl Lombardia il quale afferma che "il problema non sono i numeri ma la qualità dell'occupazione, ad esempio:
- la maggioranza dei giovani sono assunti a tempo determinato
- aumentano i quarantenni/cinquantenni buttati fuori dalla produzione
- precipitano i contratti a tempo indeterminato (meno del 13% del totale)".

I dati si sa contano fino ad un certo punto, basta fare un giro in Caritas per rendersi conto che la situazione sta degenerando, precario è il lavoro di conseguenza anche i rapporti umani perchè se tu hai un lavoro che non sai se continuerai a fare tra un mese anche la tua vita affettiva diventa precaria e liquida.

Ma Milano, quella sponsorizzata dagli "amministratori pubblici del condominio" se ne fotte della precarietà, dei poveri (tanto ci pensa la Caritas), qui aumentano i laureati, aumenta l'occupazione, aumentano i redditi dei ricchi, Milano sa cambiare volto e vestito più rapidamente di chi la abita.

Siamo 1.307.545 residenti, aumentano le nascite, più di 1.000 al mese così come aumentano gli aborti, 1 ogni 2 nati; cittadini, visto che scopate con vigore, fate attenzione!

Segno + anche per anziani, morti per malattie dell'apparato respiratorio (pm10), e suicidi: 130 ogni 100.000 residenti, di questi il 36% ha un'età compresa tra i 25 e 44 anni, nel caso decidessi anche io per il suicidio sarei troppo "fashion"!

Scende il numero di famiglie povere: pare che il reddito familiare sia in leggera ripresa rispetto al 2004 e che diminuiscano le famiglie con un reddito inferiore ai 6.200 euro. Non ci credo. E' per questo motivo che presto comincerò a lavorare ad un documentario per raccontare i poveri e i ricchi di Milano.

Conclusione
I ricchi diventano sempre più ricchi perchè spesso lavorano nella finanza, in sostanza moltiplicano soldi, i poveri diventano sempre più poveri perchè si rivolgono alle società finanziarie, in sostanza moltiplicano debiti, qualcosa non quadra...

1 commento:

xlthlx ha detto...

mi chiedo: ma a nessuno e' venuto in mente quanto costa la vita a milano? tipo che il bellissimo stipendio che avrebbero i milanesi se ne va in spese? tipo, eh.