"C'è la bellezza e ci sono gli oppressi.
Per quanto difficile possa essere,
io vorrei essere fedele ad entrambi"
Albert Camus

lunedì 30 aprile 2007

Abbattere i ponti

Non è una petizione, non è un piano sovversivo e non è nemmeno una battuta simpatica. In America è successo: in California, un'autocisterna si è schiantata su una rampa: le fiamme alte 200 metri hanno fuso i piloni del ponte provocandone lo scioglimento.
Gli americani non li sopporto ma arrivano sempre prima di noi vecchi europei. Non so bene come fare ma devo riuscire anche io ad abbattere i ponti: quello di Sant'Amobrogio, quello di carnevale, quello di Pasqua, del 25 aprile, del primo maggio. Salverei solo quello di ferragosto. Quando c'è un ponte la gente non lavora, se ne va in vacanza, uffici chiusi così uno non può cercare lavoro, "Buongiorno, vorrei parlare con il titolare... vorrei fissare un'appuntamento per un colloquio..." insomma... vorrei parlare con qualcuno... La risposta è sempre la stessa: "Guardi se ne riparla dopo il ponte".

Facciamo due rapidi conti. Nell'arco dell'anno c'è carnevale che spesso coincide con la settimana bianca, pasqua che ti permette di fare un'altra settimana, il 25 aprile lo si lega al primo maggio. Poi avvivano le sacrosante vacanze estive d'agosto, provate a chiamare in un qualsiasi giorno di luglio: ti danno del coglione e ti rinviano a settembre, dopo il 10 mi raccomando, prima c'è il rientro. Poi a novembre ci sono tutti i santi e i morti che son più dei santi quindi un paio di giorni non te li leva nessuno, se capitano di mercoledì te ne fai cinque.
Sant'Ambrogio e la Madonna immacolata si accoppiano a dicembre e poi? Natale santo, santissimo, nessuno deve essere disturbato fino a dopo la befana.

Ma quando cazzo lavora la gente nel Belpaese? Il Pil è basso? Ma va?

Odio i ponti. Odio i ponti ma non odio andare in vacanza! Mi piace andare in vacanza quando gli altri lavorano. Mi piace andare nei luoghi non affollati, percorrere autostrade normalmente trafficate, pagare tariffe non gonfiate, fare il bagno al mare senza vedere la pipì del vicino che avanza pericolosamente verso di me, prendere il sole sulla sabbia e non sul corpo grasso di una signora che urla al figlio di non disegnarmi il contorno occhi con le sue formine.

Odio i ponti perche' mi piace lavorare e quando mi sento rispondere che se ne parla dopo le feste, penso "vaffanculo a te che non hai voglia di lavorare".

Non è una questione di invidia ma di rispetto

Odio i ponti perchè i tuoi amici se ne vanno e tu resti

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io invece amo i ponti, i primi giorni dell'anno nuovo consulto l'agena ancora immacolata per capire se è possibile fare tanti giorni di vacanaza prendendo solo il lunedì e il mercoledì.

Durante i ponti adoro godermi Milano deserta, poter raggiungere ogni parte della città in 5 minuti, trovare parcheggio sotto casa, andare in bici senza rischiare di morire ad ogni metro.

Mi piace poter stare due ore sul divano a guardare un film senza per forza dover chiudere le finestre per il rumore assordante degli automobilisti isterici.

So che in quei giorni di pace, relax e tranquillità ho tempo per occupartmi di me, fare tutte quelle piccole cose che quando sono in ufficio non ho tempo di fare, oppure semplicemente dormire, gironzolare per casa in tuta e non lavarmi fino all'ora dell'uscita, magari per una aperitivo o una cena con amici che come me condividono il piacere di una Milano tranquilla.

Occuparmi di me stessa e vivere la giornata con dei tempi che Milano normalmente non mi permette, mi aiuta nel percorso di crescita e consapevolezza.

Evviva i ponti!!!